Descrizione
La pietra di Vicenza si presenta come una roccia di struttura grossolana costituita da carbonato di calcio originato da residui organogeni come alghe, conchiglie e altri organismi ammassati e frantumati dall’azione del mare presente nella pianura padana milioni di anni fà.
Viene estratta nel bacino dei Colli Berici e può essere di tre colorazioni diverse: bianca, gialla e grigia.
Utilizzo
Dalla sua lavorazione nascono contorni e soglie per porte e finestre, colonnati, cornici e balaustre, ma anche rivestimenti di interni come camini, bagni, pavimenti e piani cucina. Largo uso ne viene fatto anche nell’arredo urbano con sculture, panchine, monumenti e fontane.
Importante caratteristica della Pietra di Vicenza è la tendenza a diventare più scura a contatto con l’aria per la formazione di una particolare patina apprezzata da molti scultori perché evidenzia le forme dell’opera.
In questi ultimi anni, soprattutto per il suo uso negli interni, è sempre più frequente il ricorso a trattamenti che ne mantengono inalterato nel tempo l’aspetto originario.
Cenni storici
La Pietra di Vicenza viene usata da secoli (fin dai tempi dei Romani) ed è conosciuta e richiesta in tutto il mondo grazie anche al famoso architetto Andrea Palladio il quale, intorno alla metà del Cinquecento, ne ha fatto largo uso nella costruzione di splendide Ville, sparse in tutto il Veneto, che sono state dichiarate dall’UNESCO, assieme alla Città di Vicenza, Patrimonio dell’Umanità.